Mozione di sfiducia a Ursula von der Leyen: accuse di autoritarismo e toni da “consiglio di guerra”

Al Parlamento europeo è andato in scena un dibattito senza precedenti attorno a una mozione di sfiducia contro la presidente della Commissione Ursula von der Leyen – un evento raro (il primo voto di censura al vertice della Commissione dal 2014 – . L’iniziativa è partita dall’eurodeputato rumeno Gheorghe Piperea, esponente del gruppo dei Conservatori e Riformisti Europei (ECR) e membro del partito di estrema destra Alleanza per l’Unità dei Romeni (AUR). Comunque Piperea è riuscito a raccogliere 77 firme di sostegno, principalmente da parlamentari di destra e dalle posizioni cosidette “antisistema” (ma dire ‘antisistema’ oggi equivale a dire anti-autoritarismo globalista, senza alcuna connessione con l’originaria motivazione dell’Unità Europea), superando così il quorum necessario di un decimo dei membri dell’Eurocamera per mettere ai voti la sfiducia. Il voto è previsto per giovedì 10 luglio in plenaria a Strasburgo.
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